Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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552 MR - Autunno

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2014 23:56
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14/02/2014 23:46

Sigurd risponde alle domande del giovane sovrano: "Informazioni dite? Ahimè sono in questo paese solo da pochi giorni e le mie risorse qui sono estremamente limitate, ma vi assicuro che qualsiasi tipo di informazione arriverà alle mie orecchie o a quelle di uno dei mie uomini sarà riferita nel modo più celere e discreto possibile alla vostra maestà.

Per lo stesso motivo, temo di non potervi dare notizie sull'Arcidruido, la religione (tossicchiando nervosamente) non è mai stata tra i miei interessi.

Da quel poco che so del culto di Erik però, credo, ahinoi, che molto difficilmente riuscirete a persuaderlo a schierarsi dalla parte della casata della regina. In più, se mi permettete una opinione, vi consiglio cautela nell'incontro. Gli avversari della regina quale legittima erede del regno potrebbero strumentalizzare un eventuale rifiuto dell'Arcidruido ed utilizzarlo per mettervi in cattiva luce". Alle parole del Gran Maestro Eldric non può che confermare l'iniziale opinione fattasi su di lui come di un uomo intelligente ed accorto: di certo potrà essere un alleato prezioso per gestire la situazione in questa terra straniera, qualunque piega prendano gli eventi.

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17/02/2014 14:05

Eldric ha inviato Roald a contattare il capo dei Firlborg, non bisogna trascurare nessun dettaglio in una situazione come questa, quindi ad accompagnarlo da Rjanik ci sono mastro Dallin, Lasse ed un altro soldato. Mentre cammina lungo le vie di Odemark, il giovane re ripassa mentalmente la proposta "fuori dagli schemi" che ha meditato, e che potrebbe esporre all'Arcidruido, a seconda di come si svilupperà il loro incontro...
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18/02/2014 23:25

Il Druido Rjanik risiede formalmente nella Casa dei Thaen, una bassa e lunga costruzione di legno dal tetto di paglia, sorretto da massicce travi di legno intagliato, sbiancate dagli anni e dagli elementi; la Casa si trova nella parte alta della città, poco distante dalle rovine poste sulla sommità del colle a cui è aggrappato l'abitato, e costituisce il luogo di adunanza del popolo. Da quel che è riuscito a sapere sull'Arcidruido, Rjanik è un uomo saggio e riflessivo, che interpreta con intelligenza e prudenza il ruolo di Jarl che tradizionalmente viene attribuito al druido designato, anche se i meccanismi della scelta in seno ai circoli druidici sono uno dei molti segreti del culto di Erik, la cui fede è ampiamente diffusa, con varianti secondarie, anche nello Svinik ed in altri paesi confinanti.

Eldric e i suoi vengono accolti cordialmente da un ragazzino di dodici-tredici anni, che li comduce all'interno, facendoli passare per la grande sala che occupa gran parte della costruzione, per poi portarli sul retro, in un piccolo giardino recintato da un'alta e florida siepe, dove un uomo di mezza età è accucciato, intento ad occuparsi di alcuni fiori, in compagnia di un paio di fanciulli. Accortosi della presenza del Re di Svinik, Rjanik si alza e, dopo aver ringraziato con un sorriso il ragazzino, si avvicina a Eldric, dicendo: "La pace di Erik sia nei vostri cuori, figli miei. Sono lieto di accogliervi in questa casa, prego, venite e riposate", indicando alcuni massi che sembrano disposti proprio in modo da potervisi sedere abbastanza comodamente, sotto le fronde di un albero dalla chioma scura.

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20/02/2014 14:23

I due soldati rimangono rispettosamente in disparte, mentre Eldric e Mastro Dallin si accomodano come indicato loro dal Druido. "Ti ringrazio per averci ricevuto" esordisce il giovane sovrano "Come sai, mia moglie e mio figlio appena nato non hanno potuto affrontare il viaggio per rendere omaggio al Re, e mi ritrovo a dover supplire alla sua assenza negli incontri che precedono sempre un Consiglio dei Jarl. Non è facile per me che non conosco bene il vostro Regno, anche se, talvolta, un certo distacco può essere persino un vantaggio, soprattutto quando la situazione è carica di tensione come ora. Certamente sai anche che sto lavorando perché Elke, legittima erede di Re Berving, possa essere incoronata, pur essendo consapevole che gli ultimi anni di malattia di mio suocero non sono stati positivi, ed ho anche provato qualche approccio ai nobili delusi dal suo casato, per tentare una mediazione, o quantomeno un confronto pacifico, ma sembra che le posizioni di ostilità siano ormai consolidate. Conoscendo la linea politica di voi Druidi, ovviamente non sono venuto a chiedere di appoggiare l'elezione di mia moglie, ma credo che anche tu, come me, sia preoccupato che le tensioni fra i clan possano degenerare in una guerra fratricida, e purtroppo, alcuni jarl stanno già radunando truppe... Vengo da una stirpe di guerrieri e non ho certo paura del campo di battaglia, ma sono stato anche educato a governare, e so che uno scontro di questo tipo, a chiunque vada il favore di Padre Erik, vedrebbe in realtà solo perdenti. Noi siamo disposti a fare concessioni, per riappacificare gli animi, e mi chiedevo se tu potessi mediare fra le parti, certamente io ed Elke siamo aperti ai tuoi consigli".
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22/02/2014 11:46

Sul volto del Druido Rjanik traspare un’imperturbabile serenità, nonostante la gravità degli argomenti trattati. L’uomo risponde quindi al giovane sovrano straniero: “Re Eldric, naturalmente io ed i miei confratelli, in quanto pastori di questo popolo, siamo preoccupati per la situazione e desideriamo la pace per le nostre genti. Naturalmente potremo offrire il nostro aiuto per favorire una mediazione tra i Grandi Jarl, anche, come puoi ben capire, non possiamo e non vogliamo prendere posizione per questa o quella fazione: tutti i clan del regno sono uguali dinnanzi agli occhi di Padre Erik!”. Dopo aver preso una coppa di sidro che uno dei giovani è venuto ad offrire a lui ed ai suoi ospiti, Rjanik continua: “Devo ammettere che la situazione è preoccupante e non nutro molte speranze in una transizione semplice: per troppi anni Re Bervinig ha trascurato i suoi doveri, lasciando spazio alle ambizioni di alcuni Jarl e frustrando le legittime aspirazioni di altri, tanto che alcuni si domandano – ormai apertamente – se debba ancora esserci un Re nell’Haskapa, visto che in talune regioni il potere del Jarl è da anni l’unico riconosciuto: è difficile pensare che uomini come Kjessen o Dherg Wir rinuncino alle loro prerogative.

Ad ogni modo, se ci sarà la possibilità di una mediazione, sarà al Grande Consiglio: forse in quella sede si potrà trovare una soluzione alternativa allo scontro. Noi speriamo nella pace, ma questo paese ha bisogno di una guida forte e riconosciuta: un altro sovrano debole potrebbe significare la fine del regno.

A volte, tra i lupi, è sufficiente mostrare le zanne, altre volte il capobranco deve uccidere chi attenta alla sua autorità per mantenere unito il branco, o venirne ucciso perché sia possibile un ricambio: in ogni caso la Natura fa il suo corso ed il branco sopravvive e si fortifica!”. Le ultime parole del Druido risultano in qualche modo inquientanti per il giovane re, quasi che l'uomo, con quella metafora, volesse alludere ad un segreto che pochi conoscono ...

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25/02/2014 16:59

“Conosco molto bene le somiglianze fra i lupi e gli uomini, ma anche le differenze” risponde Eldric con tono pacato, ma deciso “Un branco non patisce per la lotta per la supremazia, ma in un regno non è così, tutti vengono coinvolti e sconvolti da una guerra, specialmente i più deboli. Come detto, non sono venuto a chiedervi di schierarvi dalla nostra parte, ma, pur mantenendo la giusta terzialità, volevo sapere fino a che punto siete disposto ad impegnarvi per il bene dell’Halskapa. Ovviamente sarà il Consiglio il luogo della risoluzione della situazione, ma è saggio arrivarvi preparati. Hai detto che questo paese ha bisogno di una guida forte e riconosciuta… E se la corona venisse offerta a te, uomo di indubbia neutralità e di cui tutti i nobili hanno grande stima? Certo la tua carica probabilmente già ora assorbe completamente il tuo tempo, ma potresti forse scegliere un paio di viceré tuoi vassalli a cui delegare il governo. Potresti essere quasi solo una figura di garanzia per tutti, che permetterebbe di preservare l’integrità dell’Halskapa, senza frustrare le legittime aspirazioni dei più meritevoli di entrambi gli attuali schieramenti…” Il giovane sovrano fissa intensamente negli occhi l’anziano druido, con rispetto, ma anche con un po’ di sfida, per fargli capire che non è un giovanotto che è venuto a farsi fare una bella lezioncina da un saggio, ma un uomo che sa ragionare fuori dagli schemi e che lo sprona ad intraprendere con lui un’impresa ardua per il bene di tutti.
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26/02/2014 22:09

Eldric coglie nel viso del druido un moto di sorpresa, poi questi gli risponde con un sorriso: "Sei davvero un uomo fuori del comune, sire. Un uomo giusto, aggiungo, che cerca la via della pace, e questo ti fa onore ... proporre la corona ad un druido, questo sì che è un pensiero nuovo, qualcosa di inaudito, ma purtroppo impraticabile. Quanto proponi va contro le più radicate tradizioni del nostro popolo ... e non solo del nostro. Da sempre noi druidi siamo custodi della fede nel Grande Padre, guide per le nostre genti e garanti del giusto equilibrio tra tutte le creature ... vedi, questo è possibile unicamente perchè le persone affidate alle nostre cure, dal più umile bracciante al Grande Jarl, sa che noi non cerchiamo il potere per noi stessi. Quella che potrebbe sembrare indifferenza è invece calcolata prudenza: cosa succederebbe se fra la gente nascesse il sospetto che noi, come tutti gli altri bramiamo il potere? La nostra parola perderebbe di autorità, la nostra stessa società, il nostro modo di vivere sarebbero a rischio ... È per questo che i Druidi hanno sempre mantenuto un certo distacco dalle questioni politiche e dalle vicende temporali. Non dico che non si eserciti una certa influenza, che la nostra parola non abbia un peso e che non si sia mai esercitata una qualche forma di ingerenza, ma la storia ci insegna che quando siamo stati imprudenti, e questo è accaduto in qualche occasione in passato, il prezzo pagato è stato alto e ci sono volute generazioni per riparare".

L'uomo sorseggia quindi un po' della bevanda contenuta nella semplice coppa, poi aggiunge: "I miei confratelli non accetteranno mai un fatto del genere, io stesso non posso accettare, anche se capisco l'intenzione buona che ti spinge a fare una proposta del genere. Come puoi capire, il mio ruolo, o meglio, il mio compito, mi obbliga ad un certo distacco: vedremo quello che accadrà al Consiglio, ma dovrete trovare il modo di convincere uno dei vostri tre oppositori: da sempre il Re viene eletto con almeno la maggioranza dei voti degli otto Grandi Jarl e non posso essere io, con il mio voto, a decidere chi siederà sul trono di Skapa Jarring. Le antiche leggi mi assegnano un ruolo di custode, non di decisore ... e per un buon motivo, come ti ho spiegato. La saggezza di generazioni di druidi permea le nostre tradizioni ed io non ho intenzione di infrangerle". Il viso di Rjanik è sereno e la sua espressione benevola: anche se, come poteva immaginare, la proposta di incoronare un druido è troppo fuori dalle righe per poter trovare accoglimento, il giovane sovrano ha l'impressione di essersi guadagnato la stima dell'Arcidruido di Odemark.

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28/02/2014 14:50

“Ti ringrazio per i complimenti pero di esserne all’altezza anche in futuro; ero cosciente di osare molto con la mia proposta, ma sinceramente non avevo idee migliori per uscire da una logica di rigida contrapposizione, spero che presto possa raggiungermi Elke, ma come detto, fino ad allora devo condurre io le trattative, e non conosco abbastanza bene gli altri nobili; durante il viaggio da Skapa Hjarring a qui ho fatto visita alla Jarless Thaenjra, che mi era sembrata l’interlocutore più promettente per instaurare almeno un dialogo con la fazione a noi contrapposta, ma è stata sorprendentemente molto fredda…” il giovane sovrano fa una breve pausa per poi continuare con un lieve sorriso sul volto “La creatività non mi manca, ma certo avrei maggiori possibilità di trovare altri voti, se ricevessi qualche saggio consiglio a riguardo degli altri membri del Consiglio…”
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28/02/2014 22:25

Rjanik risponde alla richesta di Eldric, dicendo: "I tre Grandi Jarl sono persone molto diverse fra loro, ma ciascuno di essi è un capo affermato e riconosciuto. Kjessen, che certamente non ha l'acume del suo vicino Dherg Wir, è un uomo forte, che si è guadagnato il rispetto della sua gente e degli altri clan del paese in quanto guerriero valoroso ed infaticabile, specialmente qualche anno fa, visto che comincia a sentire il peso del tempo che passa. Godeva di grandi onori presso la corte di Bervinig, di cui ha comandato le truppe per circa quindici anni; forse per questo, si è sentito all'altezza di chiedere al re la mani di sua figlia, quando questa era ancora una ragazzina, ed il rifiuto del sovrano lo ha ferito profondamente nell'orgoglio, facendone uno dei più fieri oppositori della corona, specialmente quando il trono ha cominciato vacillare. Dherg Wir è di tutt'altra pasta e, perdonami se lo dico, credo potrebbe essere un buon re per l'Haskapa: è molto amato dai suoi e, grazie alle imprese ardimentose, da molti è considerato un eroe, non solo fra i clan minori delle sue terre, ma anche in molte altre zone del paese. Ma non è solo coraggioso: è un uomo intelligente e duro, che guida con fermezza e decisione le tribù delle regioni occidentali. Quanto a Thaenjra, beh, l'hai conosciuta: nonostante il suo clan sia uno dei più poveri del paese, ella esprime in pieno tutta la fierezza della sua gente, capace di grandi sacrifici e difficile da piegare.

Tra i tre non c'è mai stata una grande amicizia, ma sembra che ora - non so come - Kjessen abbia convinto gli altri due a sostenerlo nella battaglia per la conquista del trono".

Eldric e l'Arcidruido rimangono a chiacchierare ancora una mezzora, per poi accomiatarsi, quando Rjanik viene chiamato da alcuni paesani per dirimere una qualche questione di confini e raccolti.

552 MR, Sehnir, 11º giorno

Davanti ad un fuoco scoppiettante, Eldirc ascolta il resoconto di Roald, tornato dal viaggio per cercare di contattare i Firbolg, il misterioso e schivo clan di giganti che vaga tra le colline di Dvasviik e Helkstraad. L'uomo racconta di aver cercato per diversi giorni di entrare in contatto con i giganti, una volta individuate alcune tracce del loro passaggio, percorrendo quelle aspre contrade con la sensazione di essere osservato, ma senza riuscire a vedere nessuno, finchè una sera, improvvisamente, due Filborg hanno incrociato il sentiero del suo gruppo. "Non avevo mai visto nulla del genere, maestà! Sono alti come due uomini ed hanno una forza mostruosa: uno di loro teneva in mano una scure alta come me, con la stessa facilità con cui io potrei maneggiare un cucchiaio! I miei ragazzi erano bianchi come spettri e a qualcuno sono tremate le ginocchia ... Ho provato a chiedere di parlare con il loro capo, ma ci hanno solo detto di andarcene. Non ho potuto fare altro ..."

552 MR, Sehnir, 15º giorno

Dopo oltre un mese di lontananza, Eldric abbraccia calorosamente la moglie, quando Elke, con in braccio il piccolo avvolto in una calda pelliccia, scende dal massiccio carro sul quale ha affrontato il non agevole viaggio da Leivika a Odemark. La donna, ancora appesantita dal parto, ma sempre bella, restituisce l'abbraccio al marito, che poi la conduce all'interno del Cervo Nero, dove la famiglia reale risiederà in attesa del Consiglio. Per una buona mezzora l'uomo si fa raccontare dalla moglie del viaggio, cullando beato il piccolo, che dorme serenamente tra le braccia del padre.

Dopo che Elke si è fatta un bel bagno caldo e ha allattato Melnir, i due rimangono soli a parlare, mentre Shela, un'abbondante nutrice, si occupa del bambino. Elke è sempre più accigliata man mano che Eldric le illustra la situazione del regno, raccontandole del suoo tentativo di ottenere una mediazione con Thaenjra, dell'incontro avuto con Rjanik e dell'umore dei tre Jarl che si dicono favorevoli alla causa della moglie.

"Quei tre vogliono togliermi ciò che è mio di diritto! Me lo sarei aspettato da Kjessen, perfino da Dherg Wir, ma credevo di poter contare su Thaenjra, magari non nel suo sostegno, ma almeno in un atteggiamento neutrale! Da quello che mi dici, sembra che Kjessen sia riuscito a convincere gli altri due ad appoggiarlo ... maledizione!", impreca a denti stretti la donna, dimostrando di non aver perso la consueta grinta. "Vedremo cosa succede al Consiglio: ho intenzione di metterli all'angolo! Se pensano che la maternità mi abbia rammollito, avranno un'amara sorpresa!" Sfogatasi, Elke rimane in silenzio per qualche istante, poi, con un sorriso mesto, domanda al marito: "Tu sei stato qui nell'ultimo mese ed io, pur essendo cresciuta in queste terre, vi manco da troppi anni ... sono quasi una forestiera ... cosa mi consigli di fare?".

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04/03/2014 13:53

“Per ora ho portato avanti una condotta estremamente diplomatica, cercando il dialogo con tutti, perché nessuno avrebbe da guadagnare da una guerra fratricida, ma forse il mio atteggiamento potrebbe aver fatto pensare ad una nostra debolezza o addirittura timore" risponde Eldric dopo una brevissima riflessione "Per cui se dipendesse da me, ora farei tutti i preparativi necessari per affrontare uno scontro militare: arruolerei truppe nello Svinik, a Leivika pensavo, ma se serve possiamo coinvolgere altri jarl lungo il confine, magari finanzierei tuo cugino perché faccia altrettanto, o anche gli altri jarl che parteggiano per te, se ti fidi di loro, i fondi non ci mancano… E farei in modo che tutti lo sappiano. Arriverei al Consiglio pronto a mettere a ferro e fuoco l’intero Regno, forse questo potrebbe indurre la controparte a più miti consigli, e a quel punto sarei pronto a cogliere una buona occasione per concludere un accordo, perché la tua posizione in capitale è estremamente fragile, e vi è un preoccupante vuoto di potere, che richiede una riflessione. Quindi penserei a come compensare Der Wig, forse potresti tentarlo con una nomina a tuo vassallo per le province “ribelli”… Mezzo regno ottenuto in pace è meglio di tutte le province devastate dalla guerra…"
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04/03/2014 23:20

"Una donna saggia ascolta sempre i consigli del marito" risponde con un sorriso Elke, ribaltando un proverbio molto diffuso al nord, che elogia le virtù dell'uomo prudente che dà ascolto alle parole della moglie. "Penso dovremo prepararci alla guerra, quantomeno per poter trattare da una posizione di maggior forza. Mancano pochi giorni al Consiglio e, anche se facessimo partire sibito i messi per Leivika, ci vorrà del tempo, immagino, perchè gli uomini possano essere radunati, armati e vettovagliati, certamente troppo perchè la cosa giunga alle orecchie dei nostri avversari e li impensierisca. Forse potremmo cercare di mettere in giro qualche voce in proposito, magari spingendo Kalhor a radunare gli uomini delle sue tribù: penseremo dopo a come finanziarlo. Sono molto stanca ed il viaggio mi ha spossata: potresti occuparti tu di queste cose? Mi attende una dura prova al Consiglio fra qualche giorno e vogli arrivarvi in forze".

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05/03/2014 14:06

"Come desideri mia Regina" risponde con una punta di sarcasmo Eldric "mi occuperò dei preparativi "militari" e forse ho già in mente la persona giusta per spargere la voce, un mercante non direttamente legato a noi, che è appena giunto da Leivika, dove è plausibile che abbia avuto notizia di arruolamenti... Ma valuta anche se sia necessario un qualche intervento per riparare al vuoto di potere nella capitale. Il Primo Skald e Astrid non hanno grandi spazi di manovra..."
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06/03/2014 23:47

Nei giorni successivi Eldric è impegnato a pianificare una possibile azione militare, coinvolgendo anche Kahlor, l'unico dei suoi alleati di cui si fidi veramente. La sera stessa dell'arrivo di Elke a Odemark un paio di uomini fidati sono partiti a spron battuto diretti a Leivika per radunare i guerrieri dei clan, con l'intenzione di formare velocemente un primo contingente di cavalieri, in modo da assicurare movimenti rapidi alle truppe. Analogamente Kahlor, cui Eldric ha assicurato l'oro necessario, ha inviato un messo a suo cugino, perchè raccolga almeno duecento uomini tra le tribù a lui fedeli. I giorni passano lentamente e l'attesa per il Consiglio si fa snervante ...

552 MR, Sehnir, 20º giorno

Finalmente la data fatidica è giunta e Eldric si prepara ad accompagnare la moglie ad affrontare gli altri Jarl in quella che sarà una riunione decisiva per i destini del regno, consapevole che tutto ora è sulle spalle della sua regina, visto che lui, come la tradizione impone, non potrà presenziare al Consiglio dei Grandi Jarl, indetto per mezzodì.

É con crescente irritazione che Elke, Kahlor, Sketa e Laerf aspettano l'arrivo degli altri tre presso la Casa dei Thaen, insieme a Rjanik, preoccupato del ritardo e anch'egli piuttosto infastidito. Passate da un paio d'ore il mezzogiorno, mentre Laefr cammina avanti e indietro nella piazzuola antistante l'entrata al grande salone, biascicando imprecazioni e accarezzando l'elsa della spada, Kahlor sbotta, paonazzo in volto: "Maledizione! Quei tre maledetti vigliacchi non verranno! Figli di cane! Che io possa vagare nell'Ombra se lascerò un tale affronto impunito! È stata tutta una farsa ... per guadagnare tempo!".

"Lo dicevo io che dovevamo intervenire subito. Noi siamo qui a gingillarci e quelli staranno facendo i preparativi per la guerra! Dovevamo colpirli quando non se lo aspettavano!" prorompe Laefr, mentre Sketa si guarda intorno smarrita, cercando conforto ora negli occhi del druido ora in quelli di Eldric.

Mentre i due Jarl danno in escandescenza, Elke, con una pericolosa luce negli occhi che Eldric conosce fin troppo bene, mormora glaciale: "Mi han fatto venire fin qui con un bambino di mese ... per niente ... se ne pentiranno".

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09/03/2014 10:17

"Calma!" interviene con tono deciso Eldric "Il comportamento degli altri dignitari è certamente offensivo per tutti voi, ed in particolare per l'ospite e garante della regolarità del Consiglio, a dimostrazione che, al di là della legittima aspirazione al potere, ormai hanno oltrepassato il limite, mostrando di non rispettare più le autorità civili e religiose che garantiscono un civile confronto, e mostrando di non essere degni di guidare questo regno. Però sono qui riuniti metà più uno dei nobili di Halskapa, quindi credo che il consiglio possa tennersi regolarmente, anzi, se vi fosse l'unanimità, potrebbe anche eleggere il nuovo sovrano, e - guardando l'arcidruido - non ci sarebbe da schierarsi da una parte o dall'altra, ma solo decidere tutti assieme per il bene di tutti. Comunque anche se non si arrivasse ad una incoronazione, il Consiglio potrebbe anche prendere altre decisioni importanti ed urgenti, come ad esempio la nomina del nuovo Jarl di Skapa Hjarring, visto che non é bene che si protragga questo vuoto di potere, e credo che questa sia una decisione che richieda una maggioranza semplice, a meno che questo straniero non sia in errore" Conclude con un sorriso lievemente compiaciuto il giovane re di Svinik
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09/03/2014 17:51

Il druido Rjanik risponde con un sorriso mesto al giovane sovrano: "Non è così semplice, sire. Sanno benissimo che al Consiglio, perchè possano essere assunte decisioni vincolanti, devono presenziare tutti i Grandi Jarl o, se non fosse possibile, loro eredi o delegati. In effetti, Kjessen e gli altri - dal loro punto di vista - sono stati prudenti, disertando questa augusta riunione: se fossero stati messi in minoranza, avrebbero dovuto accettarne le conseguenze, mentre, al momento, nulla può essere formalmente imputato loro, salvo una certa scortesia, che non è la prima e non sarà l'ultima che mi toccherà sopportare. Certo, questo loro atto riduce di molto la possibilità di un accordo pacifico, anche se, forse, voglio approfittare dell'inverno alle porte per consolidare la propria posizione e trattare poi con più forza ... Quanto a tua moglie (volgendo lo sguardo verso la donna) ... Elke, sei l'erede di Bervinig, e come tale Jarl del Regno, come testimoniato dal tuo diritto a sedere in Consiglio. Tuttavia Skapa Jarring non è solo la terra dei tuoi avi, ma anche la capitale del regno, e la tua gente ora è debole e dispersa, senza un guida. Dovrai riprenderti ciò che è tuo, dimostrando a tutto il regno che il sangue dei tuoi avi è sangue di re!".

Kahlor annuisce gravemente alle parole del druido, aggiungendo poi: "Immagino che già da un po' i tre abbiano pensato di disertare il Consiglio e non mi stupirei se ora le vie per la capitale fossero pattugliate in forze, isolando la città dal resto del paese. Re Eldric, temo che dovremo prepararci a ciò che nessuno di noi voleva accadesse: l'inverno arriverà molto presto e con esso tutto sarà più difficile. Forse è tempo che tu torni a Leivika per incontrare i tuoi Jarl e radunare i tuoi uomini, se intendi muoverti prima delle nevi".

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13/03/2014 14:20

"Non credo proprio" risponde secco Eldric "Siete un popolo cresciuto al riparo dai pericoli esterni e che ha prosperato sotto Re Bervinig, nonostante sembra che ve ne siate dimenticati, per cui può anche essere comprensibile che abbiate un po' perso il sano realismo comune a tutti noi Riurik, ma io ed Elke siamo il Re e la Regina dello Svinik, e, per il bene di tutto il popolo dell'Halskapa, ho portato fin troppa pazienza nei confronti dei vostri giochetti da arroganti nobili dimentichi dei loro doveri! Non potete chiedere di seguire antiche tradizioni ed istituti, che voi stessi non rispettate. Non si può premiare il gesto irresponsabile dei jarl che hanno deciso premeditatamente di disertare il Consiglio, si darebbe un gravissimo segnale di debolezza. La Capitale necessita di una guida e la Regina Elke è giunta fin qua, in questa stagione, portando con sé il figlio appena nato per rispondere ai bisogni del suo popolo. Se suo padre non fosse stato gravemente malato avrebbe certamente designato la sua unica figlia per evitare il vuoto di potere, esattamente come ha fatto mio padre con me, e come avreste dovuto responsabilmente consigliarlo, quindi non vedo nessun motivo per cui non investirla di ciò che le spetta di diritto, la guida politica ed economica del suo clan. Altrimenti, essendo il trono vacante, le si dia la possibilità di rivendicare, attraverso l'opportuna cerimonia, la reggenza di tutte le province a lei fedeli!" Talvolta il limite fra l'uomo ed il lupo non è così netto, e l'uno traspare pur permanendo l'altro...
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13/03/2014 23:52

Alle parole dure e sferzanti del giovane sovrano Sketa abbassa lo sguardo, imbarazzata e intimidita, mentre un cipiglio fosco si dipinge sul volto di Kahlor, segnato dalle stagioni; Laefr, livido e con la mascella serrata, sta aprendo bocca per replicare, quando il druido risponde, con tono severo: "Non dimentichiamo il tuo rango reale, sire, ma nemmeno tu dovresti domenticare che sei un ospite straniero in queste terre, per quanto illustre e gradito. Non sarò io a incoronare tua moglie regina di metà del regno: questo vorrebbe dire la fine dell'Haskapa per come lo conosciamo! Elke, sei la legittima erede di Bervinig, ma negli ultimi anni il tuo clan si è indebolito e certamente non basta una rivendicazione a distanza per riassumere il controllo delle terre che furono dei tuoi padri. Se vuoi riprenderti Skapa Jarring, temo dovrai recarti nella capitale, richiamare le famiglie ancora fedeli e ristabilire l'ordine antico".

A questo punto, Kahlor interviene commentando le parole di Rjanik: "Se vuoi riprenderti la città, io sono con te! Ma ti serviranno un po' di uomini, ben più di quelli della tua scorta ... andare senza forze adeguate sarebbe un azzardo, senza contare il fatto che, per raggiungere la capitale, dovremo attraversare le terre di Thaenjra o Dherg Wir! Occorrono soldati: non possiamo correre il rischio di incappare nelle truppe dei ribelli, tutta questa storia finirebbe prima di iniziare! Non è una questione di coraggio, ma di sano realismo!" Conclude l'anziano guerriero, lanciando un'occhiata provocatoria al giovane re dello Svinik, di cui ha ripetuto con sarcasmo le parole.

Eldric, irritato dalla situazione, sta per replicare, quando Elke posa una mano sul braccio del marito ed una su quello dell'amico di famiglia: "Siamo tutti tesi e stanchi e non giova a nessuno che litighiamo fra di noi. Consiglio a tutti di prenderci una notte di riflessione: un buon sonno rinfrancherà gli animi e ci permetterà di ragionare con più serenità" Rivolgendosi quindi al marito, la donna aggiunge: "Mio signore, sono stanca e desidero ritirarmi per riposare un poco e pensare al da farsi. Mi accompagneresti, gentilmente?".


I due reali percorrono in silenzio la strada per il Cervo Nero, tallonati da alcuni uomini della scorta. Giunti alla locanda, i due salgono nella loro camera e, una volta soli, Elke si rivolge al consorte: "Mio amato, hai ragione su molte cose, ne sono certa, ma le tue parole hanno offeso i nostri alleati ... e non è mai saggio offendere chi ti potrebbe essere d'aiuto, tu stesso me lo hai ricordato più di una volta (con un sorriso, forse un po' amaro). Sono stanca e indecisa e ho bisogno della tua saggezza ... fra i due sei sempre stato tu quello di maggior buon senso. Cosa facciamo? Non abbiamo abbastanza uomini per recarci in sicurezza a Skapa Jarring, senza contare che, probabilmente, ora come ora, io e il bambino rischiamo di essere solo un peso, rallentando la marcia ed esponendoci tutti al pericolo. Una parte di me vorrebbe partire domani stesso, anche se è rischioso, un'altra mi rammenta che ho un bimbo di un mese, che devo pensare prima a lui ... Oh, davvero non so cosa fare! Dimmi tu ..." Per la prima volta da tempo, Eldric vede la moglie affranta, lei che di solito è così forte e risoluta ...

[Modificato da dm.birthright 13/03/2014 23:56]
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